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B come Bocca

  • Immagine del redattore: nuovospazio cinofilo
    nuovospazio cinofilo
  • 5 mag 2018
  • Tempo di lettura: 2 min

Quante volte abbiamo sentito qualcuno lamentarsi dell’alito non certo gradevole del proprio cane? Spesso questo inconveniente può essere dovuto a problemi digestivi, ma molte volte è la conseguenza di problemi relativi alla bocca: tartaro, stomatiti, gengiviti, malocclusioni dentarie e tanti altri. È sempre meglio fare una visita dal veterinario per un controllo, ma prima imparate ad osservare bene anche come mangia e beve il vostro cane: comportamenti anomali durante il pasto, difficoltà a masticare o deglutire, difficoltà a mangiare alimenti più solidi, scarso interesse verso i giochi più duri. Potreste dare informazioni utili al vostro veterinario.

La salute del cavo orale è molto importante, perché la masticazione è la prima parte della digestione e dell’assimilazione del cibo. Potrebbero esserci problemi di chiusura dentaria o deformazioni, presenti dalla nascita o subentrati in seguito a traumi, che rendono tale fase difficile.

Il tartaro, sicuramente, è uno dei fenomeni più diffusi nella bocca dei nostri cani. Non va sottovalutato perché è veicolo esso stesso di batteri, che possono poi portare a infezioni ben più gravi. La causa, spesso, può essere la composizione più o meno acida della saliva unita ad un’alimentazione inadeguata (per esempio, solo cibo umido che non favorisce un’azione di pulizia meccanica dei denti). Anche uno smalto debole può favorire la sua comparsa.

Per arginare la sua formazione, possiamo dare al cane giochi duri o snack di qualità che favoriscano la masticazione, o possiamo imparare a pulirgli i denti con appositi spazzolini e dentifrici.

Se il tartaro non è più solo a livello superficiale ma è diffuso, con conseguente gengivite/stomatite, è necessario intervenire alla radice del problema effettuando la cosiddetta detartrasi, quella che noi chiamiamo pulizia dei denti. Questo intervento, di breve durata ed eseguito in anestesia generale, è molto importante e dovrebbe essere eseguito ai primi stadi del problema: il tartaro ed i batteri, infatti, possono penetrare all’interno delle gengive, irritandole ed intaccando la struttura ossea che sostiene i denti, che cominceranno a muoversi, a far male e, alla fine, cadranno. Un rischio da non correre.

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