Il cane quotidiano
- nuovospazio cinofilo
- 18 apr 2018
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 19 apr 2018

Non so nench’io come. Ma alla fine è lì. C’è il cane. Il cane che guarda assente. Il cane che ti cresce addosso come un puffo. Il cane opportunista che sa come galleggiare. E galleggia alla grande. Se ne va a capocchia. Non so dove, ma alla fine ritorna.
O il cane che gira ai margini, quasi invisibile. Poi lo metti in casa, e per due settimane dorme il mondo. Poi si struttura, e cresce. Come un fungo. Che ha bisogno di umidità, temperatura, esposizione alla luce naturale. E a tutte le cose che ci diciamo sempre.
O il cane che non ha problemi. Si adatta a tutto. Di base è sempre d’accordo, ma alla fine ti scava la terra sotto i piedi. Perché doveva scavare. O per vedere cosa ci sta sotto.
Gesù, benedici il nostro cane quotidiano. Lui vive per noi. E noi lo respiriamo.
Gesù, questo è il mio cane quotidiano. Dal mattino alla sera
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