Trilogia del Seduto #1

...(diario cinofilo, venerdì 8 agosto)

circa un anno fa, al primo incontro con famiglia e cane manipolatore (tutta la mia stima a lui), il marito si impegola in lunghe questioni di gerarchia, capibranchi, maschi "alfa"... e nel frattempo gli cascano di mano dei frolic, che il cane sornione mangia fingendo di passare di lì per caso.

scusa , gli dico, ti stanno cadendo dei bocconi per terra. l'uomo guarda con orrore la scena e mette via il cibo: leggo nei suoi occhi spaventati il sospetto di avere acceso nel cane "la dominanza", con rischio di scalata al potere o qualcosa di altrettanto saliente.

il cane si sgama in un nanosecondo su di me. si avvicina, mi tocca la gamba col naso, si siede a due passi e mi guarda vitreo: "amico caro.... te lo dico da collega: fatti li frolic tua".

scopro di essere ancora una volta davanti alla mia preferita sottotipologia di manipolatore: il cane Razzi. fantastico! veramente, tutto ciò mi illumina su chi ha domesticato chi.

taccio la cosa al signore. dopo millenni di lavorìo ai fianchi di homo sapiens sapiens, non sarò certo io a rovinare l'espansione eroica del cane famigliare. nel frattempo, davanti al suo imprevisto "seduto", la famiglia piomba a tutto frolic a premiarlo.

altro sguardo vitreo in mia direzione: "... amico mio, qua siamo tutti cognitivisti, te lo dico io: non c'è bisogno di te".

grande stima... mi passano davanti agli occhi secoli di studi, ricerche, querelle sull'intelligenza dei cani; il behaviorismo yankee... l'innatismo pangermanico... lo spiritualismo zen dell'ultima cinofilia... Darwin, Skinner, e qualcuno che non ricordo più.

lascio l'appartamento col cuore scaldato dalla stimolante conoscenza. ho trovato un vero amico, un grande Meaulnes a quattro zampe. finalmente qualcosa di nuovo in cinofilia : )

10 aogosto 2014